AUSTRALIA DAY, il giorno degli australiani

Una delle cerimonie dell'Australia day, photo by David Clare courtesy of Australia Day Council of NSW

Concerti in piazza, onori militari, discorsi alla nazione e manifestazioni. Feste in spiagga, grigliate in famiglia e conferimento delle cittadinanze. E’ l’Australia Day, il giorno più bello dell’Australia.

Una tradizione che unisce tutta l’Australia

Se in Italia è il 2 giugno il giorno che unisce tutti i cittadini intorno alla Repubblica e in America ci si stringe intorno alla nazione il 4 di luglio, in Australia la data più importante dell’anno è il 26 gennaio.
L’Australia day, è il giorno in cui tutte le persone che abitano nel continente dei canguri si sentono a casa. E’ il giorno in cui tutti si sentono australiani a prescindere dalla loro provenienza, dal colore della pelle o dal proprio backgorund culturale.

In Australia questo importante giorno si celebra in modo particolare. E’ festa nazionale (quindi non si lavora). Ma è anche un giorno dove si sta in famiglia e con gli amici e si dimenticano tutte le preoccupazioni della vita quotidiana.
Ogni anno dalle grandi città come Sydney o Melbourne, fino a più sperduti paesini nel profondo dell’outback australiano, si organizzano feste e manifestazioni di ogni tipo.  (Nella baia di Sydney ci sono addirittura un grande raduno di imbarcazioni e una regata tra traghetti).   Soprattutto in spiaggia e nei parchi si organizza un po’ di tutto, perché si sà, l’Australia è il paese del mare, del sole e del surf.

2022 – Australia day e Covid

Quest’anno, in piena pandemia e con la variante Omicron che sta infettando gran parte degli australiani, le celebrazioni si svolgono un po’ in sordina.
Gli appuntamenti nelle maggiori città australiane sono comunque tnati. A Sydney è prevista una parata storica di imbarcazioni, una regata e la tradizionale gara tra traghetti. All’alba verranno proiettate luci e immagini sull’Opera House sullo stile della famosa manifestazione “Vivid Sydney” che si svolge ogni anno in città. (scopri il Vivid Sydney). In programma c’è l’air show e la sera un concerto gratuito davanti all’Opera House.
Qui il programma ufficiale delle manifestazioni:
Sydney
Melbourne
Brisbane

Che cos’è l’Australia Day

Ma cos’è e perché si celebra l’Australia day? E’ una sorta di giorno della fondazione in cui si ricorda la nascita del primo dominio della corona Britannica nel continente. E’ il giorno in cui venne fondata Sydney e creato l’odierno stato del New South Wales.

La tradizionale gara tra traghetti durante l'Australia day, photo by David Clare courtesy of Australia Day Council of NSW

La tradizionale gara tra traghetti durante l’Australia day, photo by David Clare courtesy of Australia Day Council of NSW

Nell’immaginario di tutti, l’Australia è la terra dei canguri e dei Koala, del Sole, del mare e dei surfisti.

Ma chi ha un minimo di cognizioni storiche sa che l’Australia è anche un’ex colonia inglese per condannata, scoperta dal mitico navigatore James Cook. E che i suoi veri abitanti non sono quelli che vi dimorano oggi ma gli aborigeni.
In verità, James Cook non ha scoperto l’Australia. E’ stato solo (si far per dire) il primo europeo ad approdare sulla costa orientare del continente.  Cook è sbarcato a Botany bay (oggi sobborgo di Sydney) e ha preso contatto con i primi aborigeni. Questo avveniva nel 1770. La scoperta dell’Australia è dovuta invece ad un altro esploratore meno noto: Willem Janszom. Lanzom, navigatore olandese, avvistò per primo il continente Australe nel 1606, ben oltre 150 prima di Cook.
Se quindi Cook è il più famoso navigatore dell’Australia e Janszom il vero scopritore.  Nella storia dell’Australia c’è, però,  un terzo personaggio storico considerato come il più importante. il suo nome è: capitano Arthur Phillip.

First Fleet – Lo sbarco della prima flotta

Cook infatti, mise piede in Australia ma non la rivendicò come dominio della corona inglese. Fu, invece, Arthur Phillip, londinese di nascita, che il 26 gennaio del 1788 (diciotto anni dopo Cook), sbarcò nell’odierna baia di Sydney. (Un po’ più a Nord rispetto a Botany bay). Phillip prese ufficialemente possesso della terra fondando il New South Wales. Philip fu anche colui che fondò il primo insediamento oggi conosciuto come Sydney, città che per molto tempo fu  una colonia penale inglese.
Ecco le motivazioni alla base dell’odierna festa nazionale dell’Australia day che si celebra fin dal 1808 e che dal 1818, in occasione del trentesimo anniversario è diventato un giorno di vacanza per tutti coloro che vivono in Australia.

Oggi L’Austrlia day è celebrato in tutto il Paese (ma soprattutto a Sydney) ed è un po’ come il Ferragosto in Italia (visto che in Australia a gennaio è piena estate). E’, appunto, il giorno dove gli australiani si sentono più australiani, e gli stranieri che vivono lì un pochino australiani anche loro. (Scopri di più sull‘Australia).

Il dramma degli aborigeni

L’Australia Day non è, però, tutto celebrazioni e felicità. L’Australia day è anche, purtroppo, una festa che ha diviso, divide e ancora fa discutere.

Se infatti lo sbarco a Sydney del capitano Phillip fu la fondazione di tutto quello che un viaggiatore può vedere oggi in Australia, per gli aborigeni quel giorno fu una vera e propria sciagura.
Lì, infatti, comincio simbolicamente e di fatto, il dominio colonialista britannico del continente, con i soprusi e la progressiva perdita della millenaria cultura che gli aborigeni.

Per questo, ancora oggi, per molte persone, in particolare per gli aborigeni, l’Australia day è conosciuto come “Invasion day”, il giorno dell’invasione, in cui gli aborigeni protestano contro la secolare invasione dell’uomo bianco.

un'imbarcazione allestita a festa durante la Harbour parade, photo by Brendan Read, courtesy of Australia Day Council of NSW

un’imbarcazione allestita a festa durante la Harbour parade, photo by Brendan Read, courtesy of Australia Day Council of NSW

La prima protesta fu il 26 gennaio del 1938. Gli aborigeni proclamarono quel giorno come “Mourning day”, giorno del lutto, e scesero in strada per una manifestazione. Nel 1988, poi, in occasione del bicentenario della fondazione,  il nome del giorno venne cambiato, appunto, in Invasion day. Da molti aborigeni il 26 gennaio è conosciuto anche come Survival day, in ricordo della tenacia con la quale gli autoctoni ancora oggi cercano di non farsi assimilare del tutto dalla cultura Occidentale.

L’Australia day è quindi una festa che unisce tutti solo parzialmente, tanto che da anni è allo studio l’ipotesi di cambiare data alla celebrazioni. Sono state avanzate diverse proposte al Parlamento australiano, quella più interessante sembra quella di spostare la festa all’Anzac day, il 25 aprile, una festa legata alla memoria della guerra (scopri tutto sull’Anzac day). In attesa della decisione, però, gli australiani si godono questa giornata nel più autentico stile rilassato che contraddistingue chi abita in questo straordinario continente.