Sono state immortalate in decine di sequenze cinematografiche, hanno avuto un ruolo nella storia europea recente e passata, e sono state addirittura la cornice dei componimenti di Shakespeare e di Kipling. Le bianche scogliere di Dover sono un’icona dell’Inghilterra particolarmente amata dai turisti, soprattutto italiani. Sono formazioni di roccia calcarea a picco sul mare nella parte meridionale della Gran Bretagna che si affaccia sul mitico canale della Manica. Una fortezza naturale inglese che in passato si ergeva massiccia contro i nemici della Corona e che oggi è il crocevia di turisti, navi e non solo. Tutto sullo sfondo di una piccola cittadina di provincia inglese: Dover.
Dover dista meno di due ore di auto da Londra (1 ora e mezzo in treno) ed è il punto estremo della contea del Kent. Oltre alle mitiche bianche scogliere, la cittadina è anche la sede del moderno Eurotunnel che collega la Gran Bretagna con la Francia e l’Europa continentale. Perché proprio a Dover? Semplice, perché Dover e le sue bianche scogliere sono il punto della Gran Bretagna più vicino alla Francia. Il tunnel passa sotto il canale della Manica che in questo punto è largo solo 33 chilometri. Scrutando il mare durante una passeggiata lungo le scogliere, se la giornata è particolarmente limpida, si può addirittura vedere la costa della Francia.
L’escursione alla Bianche scogliere è l’attrazione turistica principale di Dover. Il percorso è spettacolare perché quasi sempre a picco sul mare e si snoda lungo un sentiero di pendenza moderata con numerosi sali scendi. E’ percorribile agevolmente in mezza giornata (ritorno incluso). Partendo dal centro della cittadina si cammina in direzione del porto e poi si piega verso sinistra avvicinandosi al castello di Dover ubicato in cima alla collina dalla quale iniziano le scogliere. (la città è ubicata invece in una baia dove c’è anche il porto di Dover). Il sentiero da prendere è quello che passa tra il castello e la scogliera. Superata la fortezza si incontra l’ingresso vero e proprio delle Bianche scogliere. In quel punto è stata realizzata una piccola struttura ricettiva con bar, ristorante, negozio di souvenir e punto informazioni.
L’escursione vera e propria comincia da qui. (Il punto è infatti raggiungibile anche in auto ed è dotato di parcheggio). Si prende il sentiero e già dopo pochi minuti di cammino si può scorgere il panorama mozzafiato del mare. Si gode anche un’ottima vista della parte più pronunciata delle scogliere che, in alcuni punti, hanno effettivamente un colore bianco intenso. La camminata continua sulla cima delle scogliere vere e proprie (110 metri a picco sul mare). Alla destra si gode il panorama del mare e delle scogliere, a sinistra, invece si può vedere il tipico paesaggio della campagna inglese: distese di erba, appezzamenti di terreno coltivati, staccionate e carrettiere che si perdono a vista d’occhio.
Chi è amante anche degli animali durante il percorso avrà sicuramente occasione di fare più di un incontro: innanzitutto i conigli che in questo tratto di campagna sono tantissimi. Poi gli ovini che pascolano indisturbati per tutta la brughiera; e, ancora, gli uccelli, in particolare gabbiani, sempre alla ricerca di cibo. Il percorso continua in direzione di uno stupendo faro che si nota in lontananza. Si giunge quindi sopra a “Fan bay” sede di una delle attrazioni delle scogliere: il “Fan Bay deep Shelter”. Si tratta di profondo tunnel scavato nella roccia durante il periodo della seconda guerra mondiale che fungeva da ricovero e protezione per gli artiglieri che si occupavano delle batterie poste sulle scogliere a difesa del territorio inglese. Attualmente il tunnel è stato trasformato in una sorta di museo nella roccia visitabile con una guida al costo di 3 Pound e mezzo (la durata della visita è di poco meno di un’ora).
Dopo aver esplorato il Fan Bay deel Shelter, la camminata prosegue fino a giungere al South Foreland Lighthouse, il faro appunto, che rappresenta anche il punto più stretto di tutto il canale della Manica. Il faro è visitabile e al suo interno c’è una meravigliosa sala da tè dove si può gustare una bevanda calda nella classica atmosfera inglese. L’escursione non è finita. Si può infatti proseguire fino a Saint Margarets bay dove il sentiero diventa una strada sterrata che scende fino in riva al mare. Qui è ubicata una spiaggetta carina con uno storico pub: il “The coastguard”, e non solo. Da qui, nelle ore di bassa marea si può percorrere un tratto di costa a piedi per ammirare la maestosità delle scogliere, questa volta da sotto. Una volta terminata anche questa visita non resta altro che percorrere il cammino a ritroso per tornare a Dover. La città offre anche altre attrazioni turistiche: il museo, la chiesa la piazza con il suo grazioso parco e, soprattutto, il castello di Dover.
IL CASTELLO
Situato sull’altura che domina la zona e le scogliere la fortezza di Dover, eretta nel XII Secolo è il castello più grande di tutta l’Inghilterra. Il castello è interamente visitabile al prezzo di 18 sterline. Tra le sue sale spicca la ricostruzione della camera del re su modello di quella del XII secolo. La fortezza è anche ricca di camminamenti, tunnel e cunicoli che servivano ai soldati durante i periodi di guerra. Il più famoso è il tunnel di Napoleone un sistema di cunicoli realizzato ad inizio Ottocento quando si temeva un’invasione dell’Inghilterra da parte francese via mare dallo stretto della Manica. La fortezza è stata utilizzata anche durante la Seconda guerra mondiale come difesa da una possibile invasione tedesca. Il castello di Dover è anche stato sede di set cinematografici di nota. Su tutti è stato utilizzato in Amleto, il capolavoro di Franco Zeffirelli con Mel Gibson, e nel film “L’altro donna del re” con Natalie Portman.
potete segnalare una guida in italiano per un gruppo di 12 persone che arriveranno con la nave il 30/8/22.
grazie roberto