La Melbourne cup è una delle tradizioni australiane più sentite: non è solo una corsa di cavalli. E’ un giorno di festa “nazionale” nel quale si esce a pranzo tirati di tutto punto o mascherati come a Carnevale, si fanno scommette e ci si sbronza come a un matrimonio.
Gli australiani le inventano davvero tutte per fare festa. (leggi anche: Pazzie australiane: il Natale di luglio). E anche questo novembre (2017) torna immancabile la più importante corsa di cavalli dell’anno che qui nella terra dei canguri, si celebra in modo straordinario.
Non ci capisco un tubo di cavalli, ma dopo tre anni passati in Australia anche a me la Melbourne cup è entrata nel sangue. Non fosse altro che per il fatto che è un’occasione per ritrovarsi e saltare qualche ora di lavoro.

Un’immagine della Melbourne cup (Courtesy of Wikicommons)
Darsi all’Ippica
Giusto per inquadrare l’argomento senza far storcere il naso agli esperti di ippica, la Melbourne cup è la storica gara internazionale di purosangue che si corre annualmente all’ippodromo Flemington di Melbourne, nello stato del Victoria. La gara si svolge su una lunghezza di 3.200 metri e vi partecipano purosangue dai tre anni di età in su.
L’anno scorso, l’edizione 2016 è stata vinta dal fantino Kerrin McEvoy, sul purosangue “Almadin”, di proprietà del multimilionario australiano Lloyd Williams. (visita il sito ufficiale della Melbourne cup).
La passione per lo sport
Agli australiani piace molto lo sport (sia praticato che guardato), ma non mi risulta che vadano matti per le corse di cavalli, al di là del generale appeal dovuto più che altro alle scommesse.
Invece, il primo martedì di novembre, l’Australia praticamente si ferma e il clima diventa simile a quello di una finale di coppa del mondo di calcio in Italia.
A Melbourne, e in molte altre città dello stato del Victoria, il martedì della Melbourne cup è martedì è addirittura festa nazionale: tutti a casa dal lavoro per godersi la gara, ma soprattutto per fare baldoria. Anche per che, la corsa vera e propria dura giusto una manciata di minuti, ma la festa continua fino all’alba del giorno dopo. (E inizia la sera prima).

La locandina delle feste a tema della Melbourne cup
A Sydney (nel New South Wales) e negli altri stati australiani la “festività lavorativa” non c’è, ma in tantissimi si prendono un giorno di ferie oppure si inventano una scusa dandosi indisposti.
Nelle aziende lo sanno tanto che in molte danno la libera uscita per tre o quattro ore, oppure organizzano loro stesse una festa in ufficio con l’immancabile barbecue australiano.
Insomma se si lavora, si lavora poco. In compenso, però, si beve tanto. A Melbourne, neanche a dirlo, si celebra il “Melbourne cup Carnival” (d’altronde in Australia è primavera!)
Come a Carnevale
Praticamente ogni ristorante, ogni bar, ogni luogo di ritrovo in Australia organizza una festa in occasione della gara. I Menu sono speciali, la birra è spillata a profusione e lo champagne sgorga a fiumi per festeggiare degnamente l’evento. E poi le scommesse: aperte nei centinaia di centri specializzati sparsi per tutta l’Australia, ma anche organizzate alla casareccia in tutti i locali nei quali si fa festa. Perché provare l’ebbrezza del gioco d’azzardo il giorno della Melbourne cup è d’obbligo.
Non solo, l’estravagante giornata di festa è caratterizzata anche da un particolare “Dress code”.
Alla Melbourne cup vestiti come nobili inglesi
Per una volta tanto i signori australiani lasciano nel cassetto la t-shirt e i pantaloncini e tirano fuori giacche e cravatte. Le signore invece, imitando la famosa corsa ippica inglese del “Royal Ascot”, indossano vestiti da sera e da cocktail e anche i tipici cappelli colorati delle dame inglesi, ornati di fiori, retine e quanto di più stravagante.
I festeggiamenti cominciano a mezzogiorno e si prolungano fino al momento della gara vera e propria, alle 15. Dopo la competizione, le celebrazioni continuano per tutto il pomeriggio e la sera.
Ad ogni festa, come a quella più grande che si svolge all’ippodromo di Melbourne, viene premiato il vestito più elegante.
Insomma una grande giornata di divertimento e festa. Una manifestazione sportiva diventata negli anni un appuntamento imperdibile per ogni australiano: una grande tradizione… O, forse, solo una grande pazza scusa per fare baldoria…